mercoledì 26 marzo 2008

D' AMBRA GRIGIA E CANFORA

Con che diritto assumete quest' aria di superiorità nei confronti dei popoli che avete deciso di chiamare orientali?
Balfour

Su questa frase si poggia tutto lo spettacolo di Curi, un non-incontro tra Oriente ed Occidente, due linguaggi differenti che non possono comprendersi.
In effetti è quella la sensazione che si ha, di non capire nulla.
Di essere sommersi da simbologie, riti, colori, suoni e di non saperne cogliere fino in fondo il significato.
Dice ancora Balfour- L' Inghilterra conosce l' Egitto. L' Egitto è ciò che l' Inghilterra di esso conosce...-.
Un discorso limitativo, che ci mette davanti alla difficoltà di comprendere davvero una civiltà che a noi è estranea. Se dovessimo ridurre tutto ciò che ci circonda esclusivamente alla nostra esperienza, saremmo poveri.
Per fortuna le civiltà sono molto di più di ciò che noi sappiamo di loro, solo che essendo noi ad essere limitati, non possiamo capire.
Uno spettacolo denso ed emozionante, piacevolmente incomprensibile.




2 commenti:

Marco ha detto...

TUTTO QUI?? Rapido ed indolore..
E' stato quello che ho pensato appena finito lo spettacolo.
Però poi mi son fermato, ho preso una boccata d'aria fresca ed ho pensato a quanto era accaduto..E' sicuramente qualcosa che non ti aspetti, che ti lascia un dubbio e ti fa fare due conti... x elevato 2 + 2x=3 ... x=? ...
Piacevolmente complicato, un mix di sacro e profano, dove chi osserva, vede un pezzo di quello che lo circonda. Il contrasto passato presente, sacro e profano (non avevo mai visto i Village People dal vivo) vecchio e nuovo.
Il pastorello con l'agnello, in mezzo alla terra e tutto che gira; la sua anima nuda vaga ed alla fine arriva il suo io contemporaneo, identico al passato, tranne che nel vestire. E le angosce e i tormenti dei viaggiatori sia antichi e nuovi, che non sanno dove vanno..
Molti riferimenti che non cogli e che un pò per ignoranza non capisci; ma all'uscita ti lascia un dubbio, un che su cui riflettere e ti senti bene e male allo stesso tempo ... ed è questo il bello...

Rita ha detto...

Penso che sia uno spettacolo che si comprende a distanza, su cui bisogna riflettere qualche ora perchè troppo denso di simboli, troppo ricco.
Liberare la mente.
Riflettere.
Certa che nel teatro e in questo tipo di spettacoli non ci sia una sola interpretazione, ma che ognuno possa dare le sfumature che ritiene opportune.